Carla Amori
Carla Amori nasce a Sassoferrato, un piccolo paese dell’entroterra marchigiano in provincia di Ancona, il 13 luglio 1947, ma si trasferisce ben presto prima a Nettuno, poi a Senigallia e quindi a Rimini al seguito della madre Maria Teresa e del padre Ezio, che rincorre l’obiettivo di un progressivo miglioramento della sua carriera professionale all’interno delle amministrazioni comunali. I periodici spostamenti che caratterizzano la sua infanzia e parte dell’adolescenza contribuiranno in modo determinante a rafforzare quella sua innata socievolezza e fiduciosa apertura agli altri che costituiranno uno dei tratti salienti della sua personalità. Carla ama moltissimo la lettura e lo studio, due attività che, sostenute da una memoria di ferro, le consentono di ottenere ottimi risultati e pubblici riconoscimenti (a Rimini frequenta con eccellente profitto il liceo classico “Giulio Cesare” ed a Bologna consegue la laurea in Lettere con il massimo dei voti). Gli anni ’60 saranno decisivi ai fini della sua formazione umana, culturale e religiosa. In quegli anni entra a far parte, assieme alla sorella Patrizia, del movimento di Gioventù Studentesca (un gruppo di giovani studenti che, seguendo il pensiero di don Luigi Giussani, propone un nuovo modo di vivere l’esperienza religiosa e di misurarsi con la realtà sociale). In seguito, anche alla luce dei mutamenti sociali e politici avvenuti nel nostro paese, Carla compirà una rivisitazione critica di quel periodo senza, peraltro, mai rinnegarne i valori ed i significati di fondo. L’incontro con GS significa anche la possibilità di dare espressione ad un’altra delle passioni di Carla: la musica, ed in particolare la musica corale. L’esperienza del coro vuol dire per lei recuperare una capacità espressiva già coltivata da piccola (e probabilmente ereditata dal padre), affinarla e utilizzarla in seguito, quando fonderà e contribuirà allo sviluppo del coro della sua parrocchia.
E’ alla fine degli anni ‘60 che nasce un forte rapporto affettivo con Paolo (già conosciuto per la comune appartenenza a GS), un rapporto che significherà per Carla la scoperta e l’esperienza dell’amore e della famiglia. Un amore pieno e totale, incondizionato e senza riserve; un amore sereno e gioioso fatto di piccoli gesti e grandi significati; un amore su cui fonda l’unità famigliare e da cui nascono Alessandro e Michele.
Gli anni della maturità sono segnati dall’impegno professionale (insegna Materie letterarie nella scuola media “A. Marvelli”), dalla cura dei figli e dall’impegno in parrocchia (la parrocchia di S. Andrea dell’Ausa, meglio nota come parrocchia del Crocifisso). E’ proprio in quest’ultimo ambito che Carla fornisce un apporto rilevante per diffondere l’amore per il canto, inteso non solo come espressione artistica ma anche, e soprattutto, come importante momento educativo e formativo. Contribuisce con altri a fondare, stimolare e sostenere il gruppo corale (che ora porta il suo nome) ed a far conoscere la bellezza della musica polifonica.
Verso la metà degli anni ’80 avviene il suo incontro con la malattia e la sofferenza fisica, ne attraversa tutte le terribili fasi con grande coraggio e determinazione fino all’inevitabile tragica conclusione che avviene a Bologna il 17 maggio 1989.
La storia di Carla è stata la storia di una donna di animo buono, di carattere dolce, dotata di intelligenza vivace e profonda cultura che ha lasciato un segno incancellabile in quanti hanno avuto il privilegio di conoscerla. E’ stata la storia di un amore. Come a volte esistono. La storia di un dolore. Come quelli che o prima o poi ci cadono addosso perchè non può esserci una vita senza dolore.
Paolo Parma